{:it} 5/5
Care lettrici e cari lettori,
sono trascorsi ormai cinque mesi dalla lettura di Where Dreams Descend, primo libro della serie Kingdom of Cards, e non avrei mai pensato che mi sarei trovata qui, oggi, a fantasticare ancora su quei personaggi e quel mondo. Una dilogia che mi ha restituito quello che mi mancava dai tempi de Il Circo della Notte (e per certi aspetti è anche meglio) e Caraval. Il pitch lo descrive come un misto tra Il Fantasma dell’Opera e Moulin Rouge!, entrambi musical che amo alla follia, soprattutto il primo—e lo sapete quanto io sia esigente quando si tratta di retelling del mio Erik, no? Di solito rimango delusissima… ma non è questo il caso. E scoprire che l’autrice adora musical e teatro come me, mi fa capire perché ho amato questo libro così tanto.
Dalla trama ufficiale:
In a city covered in ice and ruin, a group of magicians face off in a daring game of magical feats to find the next headliner of the Conquering Circus, only to find themselves under the threat of an unseen danger striking behind the scenes.
As each act becomes more and more risky and the number of missing magicians piles up, three are forced to reckon with their secrets before the darkness comes for them next.
The Star: Kallia, a powerful showgirl out to prove she’s the best no matter the cost.
The Master: Jack, the enigmatic keeper of the club, and more than one lie told.
The Magician: Demarco, the brooding judge with a dark past he can no longer hide.
Kallia è una giovane donna che è cresciuta circondata da persone—le compagne di ballo, il numeroso pubblico durante i suoi spettacoli, l’uomo che l’ha forgiata in quello che è—ma in realtà è sempre stata sola, con i suoi desideri e sogni, nascosti su un tetto e mai pronunciati ad alta voce. Non ha mai avuto bisogno di nessuno per dimostrare al mondo chi sia, ma la sua vita le va stretta e desidera di vedere la vita oltre la gabbia dorata che la ferma, oltre la foresta che nessuno osa attraversare; fino al giorno in cui decide di fare esattamente questo, spinta dalla voglia di partecipare a un concorso di magia (per soli uomini) a Glorian. Qui non solo dimostrerà la bellezza del suo potere, ma soprattutto troverà una vera e propria famiglia. Ho amato la sua crescita, le paure che diventano la sua forza, i suoi segreti e il modo in cui non ha bisogno di essere difesa—ma ancora di più le relazioni che stringe con le persone più improbabili, a partire da Aaros, di cui voglio sapere di più!
Daron Demarco è uno dei giudici del contest. È quieto, con i suoi segreti e i suoi drammi, e non usa la magia da quando il suo ultimo spettacolo è finito in tragedia. Si trova a Glorian per un motivo ben preciso, che non vi svelerò, ma l’incontro con Kallia lo scombussola a tal punto da farglielo quasi dimenticare. Daron è l’equivalente di Raul ne Il Fantasma dell’Opera, che non ho mai apprezzato davvero: ebbene, Daron è ADORABILE. Ne voglio uno anche io. Posso averne uno anche io?
“Make no mistake, I know I don’t have to prove a single thing to them. What matters most is what I prove to myself. Giving up would be an insult to everything I know I’m capable of. And I’ve already come this far.”
E poi c’è Jack, il misterioso mago che adora le illusioni e che ha insegnato tutto a Kallia, ma che è molto più del padrone di un club in mezzo alla foresta. È lui che ha tutte le risposte alle domande della giovane donna, ma non ha nessuna intenzione di dargliele. Il mio Fantasma, che compare negli specchi e manipola a destra e a sinistra. Oh Jack, maledetta e meravigliosa creatura! Leggerei volentieri un libro (o più di uno) su di lui. Just sayin’.
I personaggi secondari non sono molto approfonditi, il ché un po’ mi dispiace perché sono un più interessante dell’altro; ho adorato il legame di familiarità e di camerata che si crea tra questo gruppo di persone così diverse tra loro. Mi è piaciuto soprattutto che Kallia abbia un amico che non ha nessun interesse romantico nei suoi confronti (e la cosa è reciproca); ho già detto che ho bisogno di più di Aaros? I partecipanti al concorso di magia, inoltre, rimangono molto nello sfondo e non li vediamo mai performare—è ovvio che Kallia non abbia eguali, ma sarebbe stato interessante vedere il modo in cui gli altri maghi affrontano le sfide.
“Only his face remained the same, half-masked and haunting. Like a prince who relished the bloody crown on his head, and the ghosts that came with it. A face almost hardened by beauty, though glints of youth ran deep beneath soft black eyes.”
Il primo libro segue le vicende di questa competizione, il secondo (When Night Breaks) è un po’ sottosopra—in tutti i sensi. L’autrice ha ammesso di aver avuto problemi nella stesura del sequel e un po’ si sente: è molto lento all’inizio e i due protagonisti non interagiscono per quasi tutta la durata del libro (in compenso c’è molto più Jack ghghgh), ma When Night Breaks si fa amare, anche se piano piano. Il colpo di scena più importante lo avevo indovinato quasi subito, ma ciò non toglie il piacere della lettura.
La serie, in particolare il primo libro, affronta anche temi importanti come il sessismo, che Kallia subisce da parte degli altri partecipanti e dei giudici—ma lei è troppo strafiga per curarsene. Dèi, quanto l’adoro. Christine Daaé chi? Pffff! Viva Satine!
Questo libro dovete leggerlo se vi è piaciuto Il Circo della Notte—ma anche se lo avete odiato. E se vi piacciono quei due musical citati. L’atmosfera è magica e misteriosa, ci sono spettacoli circensi e un contest di magia: ma a differenza del libro di Morgerstern, questo non è confusionario; i personaggi sono ben caratterizzati e il romance molto slow burn e con delle basi solide; non ci sono salti temporali e i tre POV presenti si alternano con logica. Anche se amo ICDN, mi rendo conto delle sue debolezze. Questo, per me, ne ha ben poche.
Non leggetelo se avete paura degli specchi, ecco. Non si sa mai chi stia guardando dall’altra parte.
“Some mirrors are like windows designed to be more convincing than others. You should always approach them with care. Always think first before trusting your reflection.”
Qualche curiosità sull’autrice
Janella Angeles è un’autrice americana di origini filippine, che abita in Massachusetts. Ha iniziato a scrivere molto giovane con le fanfiction, finché la sua immaginazione ha avuto la meglio. Ama i musical e sognare a occhi aperti. Potete seguirla su instagram, tiktok e molto altro ancora—trovate tutti link sul suo sito internet.
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Per chi lo ha letto: vi è piaciuto? No? Raccontatemelo nei commenti!
{:}{:en} 5/5
Dear readers,
it’s been five months since I read Where Dreams Descend, first book of the Kingdom of Cards series, and I wouldn’t have never thought that today I’d be here, still daydreaming about those characters and that world. A duology that has given me back what I was missing from the days of The Night Circus (and in some respects it’s even better) and Caraval. The pitch describes it as a mix of The Phantom of the Opera and Moulin Rouge, both musicals I absolutely love, especially the former—and you know how demanding I am when it comes to retellings of my Erik, don’t you? This one doesn’t disappoint. And discovering that the author loves musicals and theater as much as I do, makes me understand why I loved this book so much.
Official plot:
In a city covered in ice and ruin, a group of magicians face off in a daring game of magical feats to find the next headliner of the Conquering Circus, only to find themselves under the threat of an unseen danger striking behind the scenes.
As each act becomes more and more risky and the number of missing magicians piles up, three are forced to reckon with their secrets before the darkness comes for them next.
The Star: Kallia, a powerful showgirl out to prove she’s the best no matter the cost.
The Master: Jack, the enigmatic keeper of the club, and more than one lie told.
The Magician: Demarco, the brooding judge with a dark past he can no longer hide.
Kallia is a woman who grew up surrounded by people—her dance partners, the large audience at her shows, the man who forged her into who she is—but in reality she has always been alone, with her dreams hidden on a rooftop and never spoken aloud. She has never needed anyone to prove to the world who she is, but her life is tight and she longs to see life beyond the golden cage that keeps her a prisoner, beyond the forest that no one dares to cross; until the day she decides to do exactly that, driven by the desire to participate in a magic contest (for men only) in Glorian. Here she will not only demonstrate the beauty of her power, but above all she will find a real family. I loved her growth, the fears that become her strength, her secrets and the way she doesn’t need to be defended—but even more the relationships she builds with the most unlikely people, starting with Aaros, of whom I want to know more!
“Make no mistake, I know I don’t have to prove a single thing to them. What matters most is what I prove to myself. Giving up would be an insult to everything I know I’m capable of. And I’ve already come this far.”
Daron Demarco is one of the contest judges. He is quiet, keeping his secrets and dramas for himself, and hasn’t used magic since his last show ended in tragedy. He arrives in Glorian for a very specific reason, which I will not reveal to you, but the meeting with Kallia turns him upside down to the point that he almost forgets it. Daron is the equivalent of Raul in The Phantom of the Opera, a character I have never really appreciated: well, Daron is ADORABLE. I want one too. Can I have one too?
And then there’s Jack, the mysterious magician who loves illusions and who taught Kallia everything, but who is much more than the owner of a club in the middle of a forest. It is he who has all the answers to the young woman’s questions, but he has no intention of giving them to her. My Phantom, who appears in mirrors and manipulates everything and everyone. Oh Jack, you damned and wonderful creature! I would gladly read a book (or more than one) about him. Just sayin ‘.
“Only his face remained the same, half-masked and haunting. Like a prince who relished the bloody crown on his head, and the ghosts that came with it. A face almost hardened by beauty, though glints of youth ran deep beneath soft black eyes.”
The secondary characters are not deeply explored, which is a bit sad because they are so very interesting; I loved the bond of familiarity and comradeship that grows between this group of people so different from one another. I especially liked that Kallia has a (male) friend who has no romantic interest in her (and it’s mutual); did I mention that I need more of Aaros? Additionally, the magic contest participants stay in the background a lot and we never see them perform—it’s obvious that Kallia is unmatched, but it would have been interesting to see how other wizards deal with the challenges.
The first book follows the events of this competition, the second (When Night Breaks) is a bit upside down—in every sense. The author admitted to having had problems in writing the sequel and you can feel it a bit while reading: it’s quite slow at the beginning and the two protagonists do not interact for most of the length of the book (on the other hand, there is a lot more Jack ghghgh), but When Night Breaks is easily lovable, albeit slowly. The most important twist I had guessed almost immediately, but this didn’t affect how much I liked reading it.
The book also addresses major issues like sexism, which Kallia suffers from the other contestants and the judges—but she’s too cool to care. Gods, how I adore her. Christine Daaé who? Pffff! Long live Satine!
You must read this book if you enjoyed The Night Circus—but also if you hated it. And if you like those two musicals mentioned. The atmosphere is magical and mysterious, there are circus performances and a magic contest: but unlike Morgerstern’s book, this one is not confusing; the characters are well rounded and the romance is very slow burn and with solid foundations; there are no time jumps and the three POVs alternate with logic. Although I love TNC, I’m aware of its weaknesses. This one, for me, has very few.
Don’t read it if you are afraid of mirrors. You never know who is looking on the other side.
“Some mirrors are like windows designed to be more convincing than others. You should always approach them with care. Always think first before trusting your reflection.”
Some facts about the author
Janella Angeles is a Filipino-American author who lives in Massachusetts. She begun writing fanfictions at a young age, until her imagination asked more of her time. She loves musicals and daydreaming. You can follow her on instagram, tiktok and many more—you can find all links on her website sito internet.
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Have you read it? Did you like it? No? Tell me why in the comments down below!
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