Nel 2008 è stata scelta dal quotidiano britannico The Guardian come seconda libreria più bella del mondo. Nel 2019, invece, è stata battezzata come la libreria più bella del mondo dal National Geographic.
Care lettrici e cari lettori,
Come anticipato nella mia prima newsletter (a proposito, sei iscrittə? No? Corri subito a farlo!), eccoci con il primo articolo di questa nuova rubrica, che spero vi faccia viaggiare virtualmente il globo alla scoperta delle librerie più belle e particolari, con approfondimenti sulla loro storia e stile.
Quella di cui vi parlerò oggi è l’emblema di tutto ciò che amo: libri e teatro.
Eh sì, se mi conoscete un pochino sapete quanto amo i teatri, specie quelli opulenti come l’Opéra Garnier di Parigi, e quanto adoro l’idea di riutilizzare edifici carichi di storia per trasformarli in qualcosa di completamente nuovo e innovativo. Quindi non potevo non iniziare da una delle librerie più belle che abbia mai visto (anche se purtroppo non l’ho mai visitata): El Ateneo Grand Splendid a Buenos Aires, Argentina.
Non è magnifica? Mi viene da piangere solo guardandola in foto.
Nasce come teatro nel 1919, dal progetto di Peró e Torres Armengol per l’impresario Max Glücksmann, un pioniere dell’industria fonografica e cinematografica argentina. All’epoca contava quattro file di palchi e una platea da 500 posti, per un totale di un migliaio di spettatori. Un edificio eclettico e sfarzoso, che conserva ancora oggi la struttura principale in stile Beaux-Art con i palchetti, ma anche le decorazioni, i dettagli in ottone, gli affreschi, i tendaggi in velluto rosso del palcoscenico e l’illuminazione. E a proposito di decorazioni: c’è un po’ d’Italia in questo edificio! La cupola, larga 20 metri, infatti, è stata dipinta dall’artista italiano Nazareno Orlandi, con la tecnica del marouflage, e rappresenta l’allegoria della Pace in onore della fine della Prima Guerra Mondiale. Le opere scultoree, come le cariatidi della facciata (i signori che reggono i balconi sulle spalle), invece, sono state create dalle mani di Troiano Troiani. Lo stile opulento ricorda i vecchi teatri Ottocenteschi europei, con il design equilibrato nelle simmetrie e nelle proporzioni del classicismo romano e greco e combinato con influenze rinascimentali e barocche. Il risultato è evidentemente ispirato allo stile Luigi XIV.
Sul palco del Grand Splendid si susseguirono tantissimi concerti, balletti e opera, ma anche esibizioni di tango e cinema – nel 1929 ospitò la riproduzione del primo film sonoro del paese! Dal 1923 divenne inoltre la sede della Radio Splendid, fondata dallo stesso Glücksmann. Insomma, era un vero e proprio polo culturale. Il teatro rimase attivo fino alla fine degli anni Ottanta, ma proseguì l’attività di cinema fino al 1999.
L’anno successivo è quello della conversione che conosciamo oggi.
Sparite le sedute in platea e sostituite da file e file di scaffali strabordanti di libri, l’edificio è stato restaurato e rimodellato dall’architetto Fernando Manzone, con piccole ma sostanziali modifiche atte a ospitare la libreria più grande del Sud America. L’effetto è meraviglioso: i palchetti sono diventati piccoli e suggestivi angoli di lettura, da cui godere non solo dei libri in sé ma anche dello spettacolo che vi si affaccia; oltre le pesanti tende rosse, sul palcoscenico, troviamo un angolo bar e ristoro con tavolini e di pomeriggio, grazie all’acustica della struttura, qui suona un pianista dal vivo, udibile in ogni angolo della libreria.
Se questo non è uno spettacolo teatrale vivente non so cos’altro potrebbe esserlo!
Con una superficie di 2.000 mq di vendita, centinaia di migliaia di titoli tra libri, CD e DVD e circa 3.000 visitatori al giorno, El Ateneo Grand Splendid è meticolosamente organizzata e di facile fruizione: al piano interrato, a cui si accede tramite una scala al centro della platea, c’è la letteratura per l’infanzia; piano terra, primo e secondo sono dedicati ai libri di qualsiasi genere, ben catalogati; i piani superiori sono ottimi sia per godere della vista che per cercare dischi musicali e film, ma anche visitare esposizioni temporanee e prendere parte a presentazioni e firma-copie. I libri in lingua inglese non sono molto vari per genere (solo thriller e romanzi rosa). Tuttavia sono sicura che perderei un’intera settimana tra quegli scaffali anche se lo spagnolo non lo capissi.
Conoscevi questa libreria? Ci sei mai statə? Fammelo sapere nei commenti!
{:}{:en}In 2008, it was chosen as the second most beautiful bookshop in the world by the British newspaper The Guardian. In 2019, it was named the most beautiful bookshop in the world by National Geographic.
Dear readers,
Here we are with the first article in this new column, which I hope will make you virtually travel the globe to discover the most beautiful and peculiar bookshops, with insights into their history and style.
The one I am going to tell you about today embodies everything I love: books and theatre.
Yes, if you know me a little bit, you know how much I love theatres, especially opulent ones like the Opéra Garnier in Paris, and how much I love the idea of reusing buildings steeped in history to transform them into something completely new and innovative. So I couldn’t help but start with one of the most beautiful bookshops I have ever seen (although unfortunately I have never visited it): El Ateneo Grand Splendid in Buenos Aires, Argentina.
Isn’t it magnificent? I feel like crying just looking at it in pictures.
It was founded as a theatre in 1919, designed by Peró and Torres Armengol for impresario Max Glücksmann, a pioneer of the Argentine sound and film industry. At the time it had four rows of boxes and a 500-seat auditorium, seating a total of a thousand spectators. An eclectic and opulent building, which still retains the main Beaux-Art structure with the boxes, but also the decorations, brass details, frescoes, red velvet stage curtains and lighting. And speaking of decorations: there is a bit of Italy in this building! The 20-metre wide dome was painted by Italian artist Nazareno Orlandi, using the marouflage technique, and represents the allegory of Peace in honour of the end of the First World War. The sculptural works, such as the caryatids on the façade (the gentlemen holding balconies on their shoulders), on the other hand, were created by the hands of Troiano Troiani. The opulent style is reminiscent of old 19th-century European theatres, with the design balanced in symmetries and proportions of Roman and Greek classicism and combined with Renaissance and Baroque influences. The result is clearly inspired by the Louis XIV style.
On the stage of the Grand Splendid there were many concerts, ballets and operas, as well as tango performances and cinema – in 1929 it hosted the country’s first sound film! From 1923 it also became the headquarters of Radio Splendid, founded by Glücksmann himself. In short, it was a true cultural hub. The theatre remained active until the end of the 1980s, but continued as a cinema until 1999.
The following year is the year of conversion that we know today.
Gone are the seats in the stalls and replaced by rows and rows of shelves overflowing with books, the building has been restored and remodelled by architect Fernando Manzone, with small but substantial changes to accommodate South America’s largest bookshop. The effect is marvellous: the boxes have become small, atmospheric reading corners, from which one can enjoy not only the books themselves but also the spectacle that faces them; beyond the heavy red curtains, on the stage, there is a bar and refreshment area with small tables, and in the afternoons, thanks to the acoustics of the structure, a live pianist plays here, audible in every corner of the bookshop.
If this is not a living theatre show, I don’t know what else it could be!
With a sales area of 2.000 m2, hundreds of thousands of titles including books, CDs and DVDs and around 3.000 visitors per day, El Ateneo Grand Splendid is meticulously organised and easy to use: the basement, accessed via a staircase in the middle of the stalls, contains children’s literature; the ground, first and second floors are dedicated to books of all genres, well catalogued; the upper floors are excellent for enjoying the view as well as browsing music and films, and for visiting temporary exhibitions and taking part in presentations and copy-signings. The English-language books are not very varied in terms of genre (only thrillers and romance novels). However, I am sure I would lose a whole week among those shelves even if I didn’t understand Spanish.
Did you know this bookshop? Have you ever been there? Let me know in the comments!
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